Oggi parliamo di manutenzione del climatizzatore e, in particolare, ci riferiamo a quella ordinaria, quella che ognuno di noi può eseguire facilmente senza ricorrere all’intervento di un tecnico specializzato.

Il tema riguardante la pulizia e il buon stato di funzionamento del condizionatore è tornato alla ribalta recentemente per due ragioni:

  • L’arrivo della stagione calda che, come ogni anno, implica la riattivazione dell’impianto di climatizzazione e quindi la messa in atto di tutte quelle misure di controllo e manutenzione che ne verificano lo stato di funzionamento per evitare spiacevoli sorprese nel momento in cui c’è più bisogno di un ambiente rinfrescato e confortevole per vivere o lavorare.
  • Il Covid-19. Le paure legate alla pandemia hanno portato con sé una serie di bufale e Fake News che hanno investito anche il funzionamento dei condizionatori, inducendo a interventi di controllo e pulizia profonda mirati a scovare eventuali colonie di Coronavirus che in realtà NON si possono annidare nei condotti in cui scorre il flusso d’aria.

Abbiamo già dedicato un approfondimento a quest’ultimo argomento, quindi oggi ci concentreremo su quell’insieme di buone norme da mettere in atto per preservare la salute del climatizzatore di casa – o dell’ufficio – e garantirne una maggior durata oltre cha la massima efficienza.

Alcune semplici pratiche

Se fate parte dei fortunati che ancora non hanno avuto bisogno di ricorrere all’utilizzo del climatizzatore o, piuttosto, rientrate nella schiera di chi non ha potuto farne a meno e ha cominciato ad usarlo anche se non ha proprio avuto il tempo di un controllo preliminare,  ma vi rendete conto che adesso, davvero, non si può più rimandare, ecco da dove potete cominciare:

  • Innanzitutto, assicuratevi che il climatizzatore sia scollegato dalla corrente. Sia che si tratti di staccarlo da un interruttore dedicato, sia che dobbiate ricorrere a quello generale, siate sicuri di poter lavorare in totale sicurezza.

 

  • Pulite i filtri e le griglie. La prima cosa da considerare è la pulizia dei filtri. Dopo un anno di inutilizzo l’accumulo di polvere, particelle e impurità normalmente presenti nell’aria potrebbe abbassare la quantità e la qualità dell’aria che esce dallo split dell’unità interna. Quest’operazione è molto semplice: basterà staccare i filtri, seguendo le indicazioni date sul libretto d’istruzioni dell’impianto e lavarli sotto l’acqua fredda. Una volta puliti asciugateli con molta cura e rimetteteli al loro posto. Questi accorgimenti possono bastare, ma se volete essere ancor più sicuri, prima di rimontare i filtri potete spruzzare nell’unità interna degli spray igienizzanti.

 

 

  • Pulite il motore dell’unità esterna. Questa componente dell’impianto di climatizzazione è la più esposta, per la posizione in cui normalmente viene montata (all’esterno della casa), all’azione degli agenti atmosferici che, in misura molto maggiore che all’interno, trasportano impurità, foglie, detriti più o meno grandi. Inoltre, è la parte che contiene il compressore, quindi un buon stato di salute è fondamentale al funzionamento ottimale dell’impianto. Aiutandovi con le mani, una piccola scopa o un compressore ad aria rimuovete innanzitutto i detriti più grossi che si sono accumulati sulla griglia esterna. Dopodiché svitate la griglia, facendo attenzione ai collegamenti elettrici, pulitela bene per dentro e per fuori e controllare l’eventuale presenza, anche all’interno, di residui, sporcizia evidente e detriti. Dedicatevi alla pulizia del ventilatore: possono bastare un panno e dell’acqua, ma se volete potete ricorrere agli appositi prodotti facilmente reperibili in commercio.

 

  • Controllo del liquido refrigerante. La quantità di liquido refrigerante non dovrebbe modificarsi nel tempo. Che si tratti dei gas R-32 o di altri refrigeranti, non dovrebbe essere diminuito con i precedenti utilizzi. È importante verificare che sia così perché, in caso contrario, potrebbe esserci una perdita. Questa è l’unica operazione, tra tutte quelle elencate, che richiede l’ausilio di una persona qualificata e competente. Tuttavia, già in autonomia potreste avere un indizio in merito a un eventuale problema percependo una diminuzione della capacità di raffrescamento del climatizzatore. Per maggiori chiarimenti rimandiamo al nostro approfondimento dedicato “Condizionatori e ricarica del gas. È davvero necessaria?”

 

Sarebbe ideale eseguire queste operazioni di manutenzione del condizionatore almeno due volte l’anno, ovvero all’inizio della stagione estiva e alla fine ma, se non ne avete il tempo, assicuratevi di farlo almeno una volta, ovvero quando inizia il caldo.

La pulizia dei filtri è un accorgimento che deve essere eseguito con tanta più frequenza quanto più è intenso l’uso del climatizzatore. Se il vostro impianto di climatizzazione è attivo giorno e notte, tutti i giorni, una pulizia mensile non è troppo.

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