si è soliti pensare al deumidificatore come ad un apparecchio la cui utilità è da circoscriversi ai soli mesi estivi, per via dell’umidità a cui siamo particolarmente soggetti nel nostro Paese. Ciò che spesso non si sa è che può rivelarsi estremamente utile persino nei mesi più freddi, come i prossimi a venire.

Scopri i benefici dell’utilizzo del deumidificatore in inverno in questa nostra guida.

Cosa fa un deumidificatore?

A differenza del condizionatore, che produce aria fredda abbassando di conseguenza la temperatura dell’ambiente su cui agisce, il deumidificatore cattura le particelle di vapore acqueo presenti nell’aria e lo raccoglie, condensato, in un serbatoio. Privando l’atmosfera dell’umidità, rende l’ambiente secco, donandoci un’aria più salutare e più respirabile.

Ma come usare un deumidificatore in inverno? E perché?

Innanzitutto, buona parte del freddo che percepiamo nel periodo invernale è dovuta al fatto che l’umidità nell’aria rende più difficile al nostro corpo, per i meccanismi omeotermici che lo regolano, trattenere il calore. A minore umidità nell’aria, quindi, corrisponde una nostra maggiore capacità di trattenere calore e, di conseguenza, di percepire meno freddo. Viene inoltre ostacolata la formazione di muffe sulle superfici delle pareti.

Appare chiaro, perciò, come usare la funzione deumidificatore in inverno comporti benefici al nostro fisico, in particolar modo se l’apparecchio è anche dotato (come oramai lo sono tutti quelli immessi sul mercato) di un purificatore dell’aria: in questo modo vengono filtrate anche le particelle allergeniche rilasciando quindi aria pulita.

Come usare un deumidificatore in inverno? Istruzioni per l’uso

Per ottenere una resa ottimale dell’apparecchio sono consigliabili alcune accortezze:

  • distanziarlo dalle pareti di circa mezzo metro: più al centro della stanza sarà il deumidificatore, maggiore sarà la sua resa;
  • non coprirlo in alcun modo con nessun oggetto;
  • non posizionarlo nei pressi di fonti di calore;
  • mantenere puliti i filtri e liberare la vasca di raccolta dell’acqua (che può essere comodamente riutilizzata per stirare);

Tipologie di deumidificatore

Esistono essenzialmente due tipologie di deumidificatori: quelli a condensazione, e i deumidificatori a sali. I primi rispondono alla descrizione fatta finora, ovvero convogliano l’umidità raccolta tramite una serpentina in una vasca di raccoglimento ed immettono l’aria più asciutta nell’ambiente; sono utili per zone con un tasso di umidità elevato.

I deumidificatori a sali, invece, funzionano efficacemente in spazi ridotti e con tasso di umidità scarso. I sali sono preposti all’assorbimento dell’acqua nell’aria e vanno cambiati manualmente entro un arco di tempo non troppo lungo per mantenere alta l’efficacia dell’apparecchio.

Va tenuto a mente poi che eliminare completamente l’umidità non è salutare, in quanto anch’essa gioca la sua parte nella corretta aerazione delle vie respiratorie; all’interno di una stanza, il valore dell’umidità dovrebbe aggirarsi attorno al 50% circa.

Con l’avvicendarsi di piogge e giornate più fredde è poi uso comune mettere a stendere i panni in casa: questo comporterà un innalzarsi dell’umidità della stanza dovuto all’acqua impregnata nei tessuti dei vestiti, e rallenterà l’azione del deumidificatore se posto nella stessa stanza.

Abbassare l’umidità della tua abitazione con un deumidificatore in inverno, poi, ti consentirà di risparmiare in termini di spesa poiché il termostato raggiungerà con più facilità la temperatura desiderata.

Sfoglia la nostra selezione di deumidificatori nella pagina dedicata e trova quello più adatto alle tue esigenze.

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